Parliamo con Chiara Riva…
Chiara Riva è una calligrafa e ama sporcarsi le mani. Dopo aver lavorato come graphic designer e assistente art director presso diverse agenzie, nel 2012 approda a Milano, dove frequenta un corso di “Alta formazione in Type design” presso il Politecnico.
Qui il primo incontro ravvicinato con le lettere, la cui storia e composizione la affascinano a tal punto da farle frequentare, l’anno successivo, il suo primo corso di calligrafia e viaggiare per l’Italia per portare avanti i suoi studi.
Negli anni sono tanti i calligrafi professionisti che la accompagnano nel suo percorso, sia in ambito italiano che internazionale. Numerosi anche i riconoscimenti professionali. A partire dal 2016, infatti, è ospite di festival (Inchiostro Festival, Torino Graphic Days, Outdoor Festival, Lockdown Letterhead) e i suoi lavori appaiono in riviste specializzate (Alphabeth Magazine).
Parallelamente ha inizio la sua attività di insegnante presso prestigiose istituzioni quali Associazione Calligrafica Italiana, Tipoteca, Torino Graphic Days e Associazione Barbedor (a Parigi).
Nel 2015 un suo elaborato calligrafico è protagonista, tra gli altri, di un’esposizione organizzata durante il quinto “Arsenal Book Festival” a Kiev. La versatilità del suo lavoro di calligrafa si sposa con la varietà dei suoi clienti, che spaziano dal packaging alla comunicazione, dall’editoria alla moda.
Nel 2019 pubblica il suo primo libro, “Il senso della linea” (UXUniversity), cui fa seguito “Manuale di Calligrafia” (Lazy Dog Press), di cui è co-autrice. Attualmente lavora come freelance tra Roma e Milano.
Abbiamo intervistato Chiara Riva, autrice del libro “Il senso della linea”, per capire l’arte di scrivere le parole e per cercare di fare chiarezza sui differenti concetti di font, lettering, scrittura a mano e calligrafia.
La sua è una professione affascinante, versatile e adatta ai clienti più disparati. Chiara, infatti, con la sua arte, ha realizzato copertine per il mondo editoriale, ha personalizzato packaging e ha lavorato negli applicativi in ambito del design di interni o dell’organizzazione di eventi, fino alle collaborazioni nel mondo della moda.
Abbiamo quindi parlato, durante l’intervista, di come, chi lavora nel mondo della calligrafia, affronti a livello progettuale la richiesta o il brief del cliente e di quali strumenti analogici e digitali l’artista utilizzi.
Abbiamo poi proseguito parlando della filosofia giapponese dello Shodo, comunemente tradotta come “Arte della calligrafia”, secondo cui un buon pittore è innanzitutto un buon calligrafo e di quanto questa filosofia venga ripresa anche nella calligrafia occidentale.
Grazie a Chiara abbiamo scoperto quali sono le difficoltà nel dover comunicare un messaggio solo con la calligrafia e soprattutto quanto la calligrafia può rendere unico un lavoro, soprattutto nel momento in cui emerge il problema della serialità di massa e loghi, siti web e prodotti commerciali spesso siano molto simili tra loro.
Abbiamo salutato Chiara chiedendole che accezione dà al termine creatività e siamo rimasti affascinati nello scoprire la sua risposta. Creatività, per Chiara, è la capacità di utilizzare il proprio background culturale e le proprie esperienze per risolvere un problema, nel mondo dell’arte così come nella vita quotidiana. È mettersi in discussione e saper fare un passo indietro.
Sito web alkanoids: https://chiara-riva.com/
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